Prestazioni
Sostegno Individuale e Psicoterapia
Il sostegno psicologico è indicato nei casi in cui la persona affronta un momento di crisi personale o di transizione, non necessariamente accompagnato da sofferenza e senza la presenza di sintomi o disturbi che richiedano un lavoro psicoterapeutico. Il sostegno psicologico non è un percorso di cura ma di supporto alla persona e si caratterizza come spazio di riflessione sulle difficoltà che vive in una specifica area problematica o in un particolare momento di vita. Durante questo percorso vengono esaminati e discussi alcuni aspetti della situazione problematica: l'origine e la sua evoluzione, la presumibile diagnosi, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, la necessità di coinvolgere altri specialisti, ecc... attraverso l'individuazione e la condivisione di obiettivi concreti e realistici, a partire dalla storia e dalle aspettative individuali. Il fine è, dunque, quello di fornire alla persona un aiuto concreto affinché risolva o impari a gestire le proprie difficoltà autonomamente, grazie alla proprie risorse personali.
La durata degli incontri è di 55 minuti/ 1 ora e la cadenza degli incontri varia in base al tipo di richiesta e agli obiettivi concordati.
Per quanto riguarda invece la psicoterapia è indicata nei casi in cui la persona vive una situazione di sofferenza che si esprime in modalità di rilevanza clinica. Essa rappresenta uno spazio privilegiato in cui la relazione sicura e collaborativa tra terapeuta e cliente consente a quest'ultimo di compiere un processo di cambiamento costruttivo nel contatto con sé e con la realtà. Secondo questo approccio, psicoterapia centrata sul cliente, la patologia nasce quando la persona non riesce ad esprimere il proprio potenziale positivo, le cause di questo blocco risiedono in un ambiente familiare non favorevole, i bambini che si sono ammalati non erano amati e considerati dai propri genitori, oppure venivano apprezzati solo a condizione che si comportassero in un certo modo.
Da queste esperienze si innesca un meccanismo di repressione degli aspetti autentici e spontanei del sé, per il timore di essere puniti e rifiutati. Questa paura per Rogers sarebbe alla base di molti disturbi mentali.
La terapia rogersiana si offre come accettazione totale e incondizionata dell'esperienza del cliente (Rogers sostituisce la parola paziente, con cliente). Tutto questo porta ad un aumento dell'autostima della persona con una conseguente crescita ed evoluzione personale.
I primi incontri sono conoscitivi e dedicati all'esplorazione degli aspetti motivazionali. In questa fase si gettano le basi relazionali della fiducia e dell'alleanza di lavoro, si chiariscono le aspettative e si definiscono gli obiettivi. Successivamente si esplorano le aree di difficoltà, le risonanze emotive, le riflessioni e le risorse personali con il fine di generare un processo di cambiamento orientato a sviluppare modalità più funzionali di relazionarsi a sé, agli altri e alle circostanze. La terapia si conclude a seguito di una fase di consolidamento che spesso coincide con una graduale dilazione degli incontri.
La cadenza degli incontri può essere settimanale o quindicinale. I percorsi variano nella durata - da alcuni mesi ad alcuni anni - in base a: tipo di richiesta, progetto terapeutico, qualità dell'alleanza tra cliente e terapeuta, eventi di vita e risorse personali.
Psicoterapia di coppia
In questi ultimi anni, la terapia di coppia è diventata un'esigenza sempre più comune: molte persone si sentono paralizzate da una serie di problematiche, presenti all'interno della loro relazione, che conferiscono uno stato di malessere ad entrambi e a cui, da soli non riescono a trovare una soluzione efficace. Molte persone vivono rapporti insoddisfacenti perché hanno paura di rimettersi in gioco e restano nell'infelicità piuttosto che provare a cambiare le cose con una terapia di coppia. Alcune coppie, invece, hanno consapevolezza del proprio disagio e ciò le spinge a maturare una richiesta d'aiuto congiunta che consenta di intraprendere un percorso terapeutico insieme.
- chiarire le problematiche presentate e identificare gli obiettivi terapeutici;
- individuare le difficoltà nella modalità di interazione presenti nella coppia;
- acquisire nuovi modi di relazionarsi a sè e all'altro che promuovano il cambiamento per il benessere della coppia.
Gruppi di incontro
Quella dei gruppi d'incontro è un'esperienza di crescita e di conoscenza personale
Gli obiettivi per cui nasce un gruppo d'incontro possono essere di vario tipo: didattici, formativi, terapeutici, clinici, sociali... ma l'obiettivo principale perseguito dal facilitatore è quello dell'evoluzione del gruppo, ovvero la costituzione di un clima che faciliti l'evoluzione della relazione, in un'ottica di addestramento ai rapporti umani.
Nel gruppo d'incontro la costruzione di un clima psicologico sicuro è fondamentale per la sua efficacia ed è una delle principali responsabilità del facilitatore, ma si costituisce e si mantiene attraverso l'atteggiamento del gruppo intero e dei suoi partecipanti. Il facilitatore 'indirizza' il gruppo verso un atteggiamento di accettazione e legittimazione mediante il suo stesso 'modo di essere' nel gruppo. Egli in qualche modo, con la sua presenza attenta facilita ciascun partecipante nell'espressione del proprio punto di vista, legittimandolo in quanto tale. Con i suoi interventi, l'agevolatore dà cittadinanza ad ogni punto di vista e ad ogni vissuto, facilitandone così l'accettazione anche da parte del resto del gruppo, in un clima di confronto tra punti di vista diversi, ma egualmente legittimati ad essere.
Dalla maggiore libertà e dalla migliore comunicazione emergono nuove idee, nuovi modi di vedere sé, gli altri, la vita...nuove direzioni. La partecipazione sarà possibile previo colloquio conoscitivo gratuito.